Faq

Di seguito le risposte ad una serie di domande frequenti che ci vengono poste ogni giorno. Il nostro team sarà sempre disponibile a rispondere a qualsiasi altra vostra domanda, dubbio o curiosità:

Igiene e profilassi

Quante volte bisogna lavarsi i denti al giorno?

Due-tre volte al giorno è lo standard quotidiano però l’importante non è la frequenza ma la qualità dello spazzolamento…per questo si consigliano le Techinche Roll-On o Bass modificata che sono ad oggi le più efficaci.
E’ comunque importante lavare i denti la mattina prima di cominciare la giornata (possibilmente dopo colazione) e la sera prima di andare a dormire.

Quale spazzolino e filo interdentale usare?

A seconda della tecnica di spazzolamento esistono varie tipologie di spazzolini. Secondo le tecniche manuali Roll-On e Bass modificata (da noi consigliate) si possono usare gli spazzolini Gum 410 medio o Indicator Oral-b P35.
Per quanto riguarda il filo, in condizioni fisiologiche, è consigliato l’Oral-B ultrafloss o Oral-B essential floss non cerato. In caso di condizioni non fisiologiche con ampi spazi tra i denti, il filo potrà essere sostituito dagli scovolini Tepe o Plakontrol..

E' consigliato spazzolare i denti con intensità?

E’ sbagliato procedere con uno spazzolamento troppo energico perché si potrebbe andare a danneggiare lo smalto dentale e creare delle recessioni gengivali; per questo è consigliata una pressione dello spazzolino leggera quasi a massaggiare denti e gengive utilizzando sempre e comunque una tecnica corretta.

Cos’è la placca? E il tartaro?

La placca può essere intesa come la presenza nella cavità orale di residui di cibo ridotti in poltiglia. Essa è contaminata da batteri che possono causare infezioni e danni a tutta la bocca.
Il tartaro invece non è nient’altro che la solidificazione della placca dovuta alla precipitazione del calcio (Ca2+) presente nella saliva; le prime zone ad essere colpite sono quelle degli incisivi inferiore sul versante linguale dove abbiamo lo sbocco di 2 delle ghiandole salivari maggiori: la sottolinguale e la sottomandibolare.

Ogni quanto si forma il tartaro?

La velocità di formazione del tartaro dipende dalla quantità di calcio presente nella saliva e di conseguenza essa può variare da soggetto a soggetto.

Cosa fare contro placca e tartaro per evitare infezioni del cavo orale?

Una buona igiene orale domiciliare è alla base della prevenzione per eliminare la placca e prevenire la formazione del tartaro, ma è necessaria anche una pulizia dei denti professionale odontoiatrica a cadenza periodica a seconda della gravità dei casi.

Ogni quanto è necessario effettuare una pulizia dei denti professionale?

Ogni 6 mesi sarebbe corretto effettuare un’igiene orale dal dentista per prevenire la formazione di carie e altre infezioni.
A seconda dei casi però potrebbe essere consigliato ogni 3-4 mesi.

Conservazione dentale

Cos'è la carie?

La carie è una patologia del dente causata dalla presenza di batteri specifici (Streptococcus Mutans) del cavo orale che portano a una demineralizzazione dei tessuti duri (smalto e dentina) grazie alla loro forte acidità.

Cos’è la devitalizzazione?

E’ una terapia che si effettua dopo che il processo carioso arriva a coinvolgere il nervo del dente. Grazie alla strumentazione e alla disinfezione specifica dei canali radicolari si elimina l’infezione e ciò consente di poter ricostruire il dente senza la sua estrazione.

Cos'è l ascesso?

L’ascesso è il risultato di un’infezione batterica in fase acuta che può essere di origine dentale (carie) o parodontale (gengiva). Generalmente si esplica con dolore, gonfiore, arrossamento, innalzamento termico per poi eventualmente interessare i linfonodi locali.

Cosa fare in caso di ascesso?

E’ consigliabile una terapia antibiotica e antidolorifica/antinfiammatoria. E’ poi necessario contattare il proprio dentista al più presto in modo da essere sottoposti a medicamento del dente o della gengiva per ridurre la possibilità di ulteriori danni.

Perchè i denti si fratturano?

Sono molteplici le cause di frattura dentale:

  • traumi e debolezza strutturale dei tessuti duri del dente.
  • presenza di carie che indebolisce la struttura del dente.
  • digrignamento.
  • masticazione di cibi troppo duri.

La frattura comporta necessariamente l'estrazione del dente?

In alcuni casi, ma non sempre, il dente fratturato dovrà essere estratto. Molto dipende dal tipo e dalla zona in cui è avvenuta la frattura; se per esempio avremo una frattura della radice del dente dovremo procedere con l’estrazione.

Chirurgia generale e implantare

Qual’è l’età più indicata per l’estrazione dei denti del giudizio?

I denti del giudizio erompono generalmente tra i 16 e i 26 anni provocando spesso dolore e nevralgia intensa.
In condizioni fisiologiche si può procedere alla loro estrazione a causa della loro scomoda posizione che non favorisce una facile igiene orale nei settori posteriori con la possibilità di maggiori accumuli di placca e quindi maggiori infezioni quali carie e parodontiti.
In condizioni patologiche (dente del giudizio cariato o erotto in posizione errata) si può procedere alla loro estrazione nel minor tempo possibile in modo da ristabilire una situazione complessiva orale fisiologica.

Cosa fare in caso di dolore ai denti del giudizio?

In questi casi è consigliabile una terapia antibiotica e antidolorifica/antinfiammatoria. E’ necessario contattare il proprio dentista il prima possibile per una visita per stabilire una loro eventuale estrazione.

Cos’è un impianto?

Un impianto è un dispositivo protesico biocompatibile che simula la radice del dente nell’osso (come potrebbe essere uno stop nel muro); su questo verrà poi montata una capsula dentale protesica per ripristinare la funzione masticatoria ed estetica.
Ad oggi è la soluzione protesica per rimpiazzare un elemento dentale perduto, che più si avvicina all’anatomia fisiologica e funzionale di un dente vero.

E’ possibile sostituire un dente mancante con un impianto?

Si è possibile ed è consigliabile procedere il prima possibile in modo da evitare un precoce riassorbimento osseo causato dalla mancanza del dente e per ripristinare una condizione fisiologica dell’ intero complesso della cavità orale.
Non è però sempre possibile procedere all’inserimento di un impianto a causa per esempio della presenza di infezioni quali parodontiti in fase acuta o mancanza di sufficiente tessuto osseo.

E’ possibile ricostruire preventivamente l’osso per inserire un impianto?

L’odontoiatria ha fatto passi de gigante ed oggi è possibile molto spesso ricostruire l’osso prima di inserire un impianto con tecniche di alta chirurgia.

E’ vero che chi soffre di osteoporosi può avere problemi con la chirurgia odontoiatrica?

Le persone che assumono farmaci per l’osteoporosi, a base di bifosfonati, se sottoposti ad interventi chirurgici odontoiatrici possono andare incontro a necrosi ossea con difficoltà di guarigione.

Quali terapie odontoiatriche sono consigliabili per coloro che assumono bifosfonati o soffrono di osteoporosi?

Per queste persone è consigliabile una cura di tipo protesico evitando così interventi (come può essere l’inserimento di un impianto) che potrebbero causare danni importanti.

Parodontologia (gengive e osso)

Cos’è la parodontite? (piorrea)

La parodontite è una patologia a carattere infettivo-infiammatoria, causata da batteri specifici, che provoca la distruzione del parodonto (tessuto di sostegno del dente: gengiva ed osso) ed ha come ultimo stadio la caduta del dente.

Come mi accorgo di essere affetto da parodontite?

Purtroppo i sintomi sono pochi; il dolore non è mai presente (a meno di ascesso parodontale) e gli unici campanelli d’allarme sono il sanguinamento gengivale prima e la mobilità dentale poi.

Cosa fare in caso di parodontite? Posso salvare i miei denti?

Esistono ad oggi terapie non-chirurgiche nei casi meno gravi e terapie chirurgiche per i casi più avanzati che possono portare a salvare i propri denti evitando l’estrazione.
Nei casi più gravi però queste terapie potrebbero non essere sufficienti e si dovrà perciò ricorrere a cure alternative.

Si possono ricoprire i colletti dentali e le radici scoperte?

E’ oggi possibile, in molti casi, grazie a tecniche chirurgiche sofisticate e poco invasive, ricoprire le radici e i colletti dei denti con la gengiva ripristinando così una buona estetica e risolvendo spesso il sintomo della sensibilità dentinale al freddo.

Esistono malattie sistemiche o stati d’essere che influiscono sulle malattie o cure odontoiatriche?

Si come nel caso del diabete,malattie cardiocircolatorie, allergie, fumo e stato di gravidanza.
Per ogni singolo caso è bene effettuare dei controlli preliminari per capire se è possibile proseguire con eventuali terapie odontoiatriche.
×